Libri d’Artista
E’ stato Umberto Eco il primo a utilizzare una parola come multinterpretabilità, e mai a caso. Nei suoi saggi ha mostrato come anche di fronte a un sistema chiuso, una tesi o un concetto ben definiti, l’analisi può evidenziare punti deboli, falle, aperture a una lettura molteplice.
Così il suo ultimo volume fresco di stampa Bompiani “Dall’albero al labirinto. Saggi sulla storia della semiotica”, raccoglie molti dei suoi saggi recenti sull’argomento.
Nonostante la velocità del virtuale e la facilità di accesso all’informazione che internet esibisce, sono ancora molti, per fortuna, gli esploratori del libro. All’asetticità di un computer si contrappongono tali e tante prerogative di un testo cartaceo che sono irrinunciabili. Ci sono componenti fisiche e organolettiche che un video e una tastiera non potranno mai sostituire. Il libro scatena un rapporto fisico, attiva tutti e cinque i sensi, anche il sesto, provoca emozioni, personali e uniche: l’odore della carta, il peso, il carattere del testo, il liscio e ruvido di pagine e copertine, il formato, la portabilità, i colori, il silenzio di una biblioteca o il brusio di un treno. C’è insomma un’interazione di corpi che sicuramente non sfugge a Laura Scopa quando decide di creare libri d’artista in ceramica.
Lei viene dal libro, lo sa costruire, soprattutto con incisioni. Il suo accidente con la ceramica apre nuove pagine che lei decide di rilegare a testo.
Una contraddizione solo apparente perché la ceramica è uno dei materiali del sapere. Per millenni la storia umana è stata affidata all’argilla e sacralizzata: dai crateri attici, dalle urne egizie, dalle tazze giapponesi ad esempio.
La ceramica è materia del racconto delle civiltà, una pellicola incisa per secoli dall’uomo e, una volta, era un mestiere serio come lo è oggi per Laura.
Nei suoi intenti di libraia ceramica c’è “…l’esigenza di superare le barriere fisiche”, affidando alla compattezza e all’alta temperatura del gres la leggerezza di un paesaggio descritto in punta metallica e la trasparenza di un testo a pennello. Qui il gioco fra contenuto e contenitore, significato e significante è ininterrotto.
Al peso e alla rigidità delle pagine ceramicate Laura affida il suo contenitore emozionale, la sua personale storia di carta.
Elisabetta Bovina